Eventi - I Convegni A.N.PO.S.DI.

L'Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali, ogni anno organizza due Convegni in diverse città italiane. Uno nel periodo Primaverile, denominato Convegno di Primavera e l'altro nel periodo autunnale, denominato Convegno d'Autunno.

CONVEGNO DI PRIMAVERA

VIESTE (FG) - 11-14 Maggio 2012

CONVEGNO DI PRIMAVERA - VIESTE (FG) - 11-14 Maggio 2012 Si è appena concluso il CONVEGNO DI PRIMAVERA, tenutosi a VIESTE (FG) - 11-14 Maggio 2012
A Vieste l’Italia della poesia dialettale
l’A.N.PO.S.DI. al Convegno di Primavera 2012
Di Ripalta Guerrieri

Nel breve volgere di pochi anni, con immenso onore e profondo orgoglio, la Puglia ha accolto di nuovo nel suo territorio la grande “famiglia” dei poeti dialettali d’Italia. Dopo San Giovanni Rotondo, nel non lontano maggio 2006, è stata Vieste la sede prescelta, l’incantevole “perla “del Gargano, lembo estremo della penisola verso Oriente, con il suo indimenticabile fascino e la sua multiforme bellezza.
I poeti dialettali provenienti da tutte le regioni d’Italia, pieni del loro entusiasmo e delle loro passioni, sono qui convenuti per l’atteso appuntamento primaverile del 2012. Storicamente assai antica, con tracce di presenze nel Paleolitico e documenti che ne collocano le origini intorno al X sec. a. C., e poi Colonia greca, Municipium romano (l’antica Apeneste) e tanto altro nel corso dei secoli, Vieste è stata e rimane paesaggio dai colori forti ed avvolgenti, dove il mare cristallino abbraccia la terra e il bianco accecante delle stradine e delle case, rendendo tutto più caldo, più intenso, più invitante… Incastonata nella lussureggiante macchia mediterranea, ricca di colori, di essenze e di aromi inebrianti, la cittadina alterna spiagge e calette incipriate di finissima sabbia bianco-dorata, che degradano dolcemente nello smeraldo trasparente del mare, a nicchie di candida ghiaia racchiuse da bianche falesie carsiche, impreziosite da bande e noduli di lucida selce, cui fanno da corona verdeggianti e folte pinete di pini d’Aleppo, che lambiscono il mare accarezzandolo. E’ davvero l’ambiente ideale per cacciatori d’immagini, per amanti di scenari unici ed emozionanti, per chi vede in tanta bellezza ed armonia la mano divina del Creatore!
E’ in questo meraviglioso gioiello ricco di natura, di storia, di tradizioni e di cultura che si è celebrato, dall’11 al 14 maggio, il “Convegno di Primavera 2012 dell’A.N.PO.S.DI.”, l’ Associazione che dal 1952 persegue il fine della salvaguardia e tutela delle lingue dialettali e minoritarie presenti su tutto il territorio nazionale, nella certezza che le “peculiarità” di ciascuna “parlata”, che diviene” lingua di cultura” nell’espressione scritta dei moti dell’animo, siano ricchezza da custodire perché frutto di vissuto e di cultura sedimentata nel tempo, perciò patrimonio irrinunciabile dell’umanità.
Il convegno si era già annunciato come ricchissimo ed assai interessante sotto ogni profilo, ma la realtà ha superato di gran lunga le promesse. E’ stato un convegno a dir poco magnifico, eccellentissimo in ogni suo aspetto, magistralmente ed amorevolmente organizzato in ogni dettaglio, opera di tessitura attenta, tenace e certosina dell’infaticabile ed ottimo Presidente dell’Associazione, dottor Mimmo Staltari, dell’attivissimo Delegato Regionale rag. Annito Di Pietro e della coordinatrice Consigliera Antonella Pagliara, che hanno ampiamente superato se stessi per la ricchezza e la completezza del tutto, egregiamente coadiuvati dall’impegno generoso dei viestani Italo e Paolo Ragno.
L’evento, sotto il Patrocinio della Provincia di Foggia e del Comune di Vieste, ha avuto anche la piena disponibilità e la fattiva collaborazione di sponsor di prestigio, fortemente e tenacemente sensibili alle finalità dell’A.N.PO.S.DI. “Ladogana”, rinomata azienda di Orta Nova, produttrice di vini da quattro generazioni e rappresentante della più antica tradizione di qualità della Daunia e l’azienda “Fiordelisi” di Stornarella, leader indiscussa nella produzione di vegetali essiccati del mercato italiano ed internazionale, che hanno generosamente offerto i loro pregiati prodotti a tutti i soci in una ricercata ed apprezzatissima veste dedicata ed il dottor Vincenzo Musa, sponsor responsabile della pubblicazione del fascicolo contenente tutti i testi poetici dialettali da declamare durante il convegno. Con tali solidi presupposti, la garanzia dei risultati era assicurata!
Accolti con spiccata signorilità, cortesia e professionalità nell’elegante e raffinato hotel “I Melograni(****) “sul lungomare della Baia degli Aranci, i convegnisti hanno trascorso meravigliosamente bene la tregiorni di un simposio che rimarrà per molto tempo e per molti indimenticabile per la vivacità culturale ed artistica espressa, per la ricchezza dell’offerta turistico-ambientale, per l’aspetto più propriamente poetico-letterale, per la ricercatezza e la varietà dell’intrattenimento serale offerto. Come da programma, venerdì pomeriggio si sono tenute, nell’elegantissima sala convegni”Domino” dell’hotel, la riunione del Consiglio Direttivo, quella con i DelegatI Provinciali e l’Assemblea dei soci, con il saluto del Presidente, dott. M. Staltari e dei suoi più stretti collaboratori, con la presentazione e la consegna delle tessere ai nuovi iscritti all’Associazione. Chiusa così la parte iniziale e propedeutica dei lavori, caratterizzata dall’atmosfera gioiosa del ritrovarsi, si è entrati nel cuore pulsante del convegno.
Sabato 12: escursione “in barca” e visita alle incantevoli grotte del Gargano. Mattinata splendida, sotto un cielo terso ed in un mare verdazzurro cristallino, accarezzati da una leggera brezza, il gruppo dei poeti ed i loro accompagnatori sono stati protagonisti di un’esperienza indimenticabile, volta a conoscere ed ammirare, dal mare, la bellezza e la varietà di forme e di colori della costa del bianco promontorio di Vieste, ma anche per immortalare, in lontananza, il luminoso panorama della cittadina incorniciata dai pini, protetta dal Castello Svevo con la sua sottostante sentinella, il bianco monolite del Pizzomunno, il cui fascino ipnotico è da sempre alimentato dalle diverse leggende sulla sua origine.
È stata un ‘emozione intensa, una carica di autentico stupore visitare le grotte carsiche e marine e gli anfratti misteriosi che popolano l’intera costa, rendendola unica : immagini e sensazioni inenarrabili, percezioni multisensoriali che sbigottiscono per la loro intensità, che riaffiorano continuamente come flash nella mente di chi li ha vissuti e danno un brivido. La “Grotta Sfondata”, la” Grotta a Due Occhi”, la “Grotta dei Pomodori di Mare”, la “Grotta di Paesaggi”, sono solo i nomi di alcune… la “Grotta delle Due Stanze”, famosa per l’esplosione dei tenui colori dell’alba che sorge e illumina di sfumature inedite le sue pareti, ricamandole attraverso l’ombra dei rami dei pini che accarezzano l’acqua del mare. E poi l’”Arco Ricamato “dalle fantasiose suggestioni oniriche ed il famoso “Architiello di San Felice”, mirabile simbolo della costa viestana, attraverso cui si vede stagliarsi la scogliera sovrastata da una torre d’avvistamento del XVI secolo. Uno spettacolo davvero senza uguali!
Ricchi di tanta bellezza, alle ore 16 circa , tutti nella sala congressi dove il convegno è ripreso per svolgere i suoi punti nodali. Dopo il saluto del Presidente A.N.PO.S.DI. a tutti i presenti, ha preso la parola il dott. Peppino Moscarella, Assessore alla Cultura della Provincia di Foggia, il quale ha espresso il suo personale saluto e quello del Presidente della Provincia, dottor Antonio Pepe, ringraziando per aver scelto, ancora una volta, la generosa ed accogliente terra di Puglia, ricca di bellezza, di cultura e di mistero. Un caloroso indirizzo di saluto è venuto anche dal solerte Sindaco di Vieste: la dott.ssa Ersilia Nobile, che si è detta felice ed onorata per tale colta presenza nella sua città, dichiarando di aver offerto sin dall’inizio la sua incondizionata e generosa collaborazione per la buona riuscita del simposio.
E’stata la volta del saluto all’amatissimo Padre Enzo Ronzitti, Presidente dell’Associazione Cultutale “ A Paranze”, esemplare figura carismatica termolese, impeccabile organizzatore di eventi culturali e non solo, divenuto, con sommo orgoglio dell’ l’Associazione, suo“Socio onorario”.
Poi, la prof.ssa Pina Sozio, dopo il saluto all’assemblea, ha introdotto il relatore, prof. Pasquale Caratù, già Ordinario di Storia della Lingua Italiana presso l’Università di Bari. Questi ha affrontato il tema “ Dialetti e Storia” in una relazione ampia, dettagliata, chiara e coerente. Ha definito il dialetto “ stumento di comunicazione appreso come lingua materna, un “portato” della storia, risultante dei vissuti collettivi di un gruppo sociale, un “marchio di fabbrica” fondato sulla spontaneità e naturalezza, indicativo di una cultura legata al tempo ed allo spazio di appartenenza”. Infatti sin dai tempi più antichi la Puglia è stata crocevia di popoli diversi, punto d’incontro e di scontro di genti provenienti dal Mar Ionio o Adriatico o per via terra dal nord. Queste presenze hanno lasciato sul territorio importanti testimonianze nella toponomastica, nei dialetti e nell’antroponimia (nomi, cognomi e soprannomi). Le vicende storiche si sono fortemente intrecciate con i fenomeni linguistici e i dialetti, che hanno carattere conservativo, evidenziano tracce delle popolazioni che si sono susseguite in una determinata zona. Così, attraverso un dettagliato escursus storico, il relatore ha dimostrato i “segni” lasciati dalla storia nel linguaggio, elencando l’origine di alcuni temini dialettali risalenti alle diverse influenze: latina, araba, spagnola, ecc. Relazione attentamente seguita, apprezzata, condivisa ed applaudita da tutti i presenti.
Ma il primo incontro con la “poesia dialettale” è avvenuto con gli autori ed interpreti “viestani”: Ettore Fasani, con la sua voce suadente, ha declamato testi poetici del poeta Gaetano Delli Santi e di Antonio Mancuso; Isabella Cappabianca ha recitato una sua bella composizione. Testi tutti di grande spessore artistico e vibranti di sentimenti e cariche emozionali, calorosamente accolti dai convegnisti. Si è innestata, a questo punto, la tradizionale ed attesa prima parte del“Recital di Poesie” in tutti i dialetti d’Italia: momento grandemente atteso, fatto d’interesse, di attiva partecipazione e condivisione fra i poeti. Ogni autore, preceduto da una puntuale presentazione da parte del Presidente Staltari, ha declamato il proprio testo poetico esprimendo a pieno i sentimenti ispiratori e condividendo il proprio contenuto emotivo , accogliendo i fragorosi applausi da parte degli astanti. Già dalle prime declamazioni, inframmezzate dai gradevolissimi stacchetti musicali eseguiti dall’ottimo poeta/socio Giorgio Bruzzese e la sua chitarra, è stato chiaro l’alto livello artistico dei testi presentati in questo convegno. A concludere una giornata già così densa di momenti ricchi ed esaltanti alle ore 21 circa, nella sala convegni , lo spettacolo musicale del gruppo “Così cantava Napoli” con la voce solista di Mario Salvatore, artista di origini partenopee che con la sua band ha ripercorso oltre un secolo di storia della canzone classica napoletana. Un concerto magico, che ha tenuto col fiato sospeso tutti i presenti, per il calore che avvolgeva l’ambiente, per i musicisti sensazionali, per le canzoni / poesie che sanno parlare al cuore, per la capacità di una voce, quella del bravissimo M. Salvatore, limpida e vera, che riesce a far vibrare l’anima . E’ stato un toccante momento di spettacolo anche il fuoriprogramma dell’esibizione del bravissimo socio/poeta Salvatore Calabrese, nei panni della maschera di Pulcinella, nel suo intimo e sincero molologo, calorosamente e fragorosamente applaudito: uno spettacolo così non può non lasciare dentro un’emozione che rimane per sempre.
Il programma del convegno continua! Domenica mattina relazione del professore Matteo Siena sul tema : “ Conoscenza storica di Vieste”, con proiezioni d’immagini, di vedute storico-artistiche della città accompagnate dal racconto storico del territorio ospitante: relazione di sicuro interesse e propedeutica alla visita guidata nella cittadina. Il professore, infatti, ha poi condotto il gruppo dei convegnisti per le vie del centro, offrendo il suo contributo di suo profondo conoscitore. Il centro storico della cittadina ha conservato la sua struttura antica, con vicoli tortuosi e case bianche. Numerosi i suoi monumenti più rappresentativi. Il maestoso Castello, fra le più importanti fortezze del Gargano, domina il suggestivo quartiere Medioevale di Vieste e contribuisce a conferirle ulteriore fascino e splendore. Edificato per volere del Conte normanno Roberto Drengot, ha una pianta triangolare ed è caratterizzato da tre imponenti bastioni pentagonali sui tre versanti. La sua posizione panoramica consente di dominare con lo sguardo la splendida cittadina, il meraviglioso mare turchese che bagna queste coste e persino il poetico faro di Vieste, che troneggia di fronte alla costa., adagiato sopra il suggestivo scoglio di Santa Eufemia, ammantato anch’esso di un misterioso alone di leggenda. Altro monumento l’antico “Seggio”, edificio in cui un tempo si riunivano i notabili della città per stabilire i prezzi delle derrate alimentari o altro d’interesse comune ; la “Chianca Amara”, testimonianza di un terribile eccidio e monumento alla ferocia umana, su cui furono trucidati donne, vecchi e bambini nel luglio del 1554 dalle orde del sanguinario pirata Turco Draguth Rais e, lì vicino, l’antica Cattedrale elevata nel 1981 da Giovanni Paolo II a "Basilica Minore”, ricca di pregevoli dipinti, di sculture lignee e di marmi policromi. Edificata nel centro dell’area più alta della città medioevale, di poco al di sotto del Castello, è una delle chiese più antiche di stile romanico della Puglia. Eretta nel secolo XI, l’originaria struttura ha subito nel corso dei secoli varie trasformazioni, ma fu il terremoto del 1646, purtroppo, a distruggerne una buona parte e a farne crollare interamente la facciata principale. L’intervento di restauro fu assai lungo, sia per la ricostruzione della suddetta facciata principale, sia per la copertura della navata centrale con il magnifico soffitto ligneo dipinto.
Qui, in questo prezioso scrigno di bellezza, la grande famiglia dei poeti dialettali ha vissuto“l’ora più bella “ ossia la Celebrazione della Santa Messa, officiata dal Parroco Don Gioacchino Strizzi e concelebrata da Don Enzo Ronzitti. Profondo raccoglimento, intensa spiritualità ed intima commozione hanno caratterizzato tutta la celebrazione, con i momenti forti e rituali della Preghiera dei Fedeli recitata in tutti i dialetti d’Italia ed il successivo Offertorio con i “doni”, prodotti tipici della propria terra d’origine, portati all’altare dai Delegati di ogni regione presente al convegno.
Spiritualmente appagati e gioiosi, dopo la pausa del pranzo, per tutti la ripresa dei lavori in sala congressi alle ore 16.30. Il Delegato A.N.PO.S.DI. per la Puglia, il rag. Annito Di Pietro ha salutato l’assemblea e riaperto i lavori con il suo chiaro e mirato intervento, poi il vicepresidente A.N.PO.S.DI., Augusto Borsari, ha fornito ulteriori contributi di conoscenza ed ha introdotto il relatore prof. Davide Leccese, Presidente del Consorzio Università della Capitanata. Con la sua dotta ed articolata relazione ” Lingua nazionale e dialetti: la conservazione di un patrimonio”, inframmezzata anche da vivaci e significativi episodi personali di vita vissuta, egli ha affermato che “oggi, più che mai, si ha bisogno di mantenere vive le peculiarità dei dialetti, perché lingue delle origini, della quotidianità, delle abitudini, della realtà di un vissuto che è stratificato in un contesto socio-storico che ne è erede e padrone, pronto a consegnarlo alle future generazioni”.
I dialetti, quindi, come “cosmopolitismo”, perché sotto e dentro le lingue dialettali c’è un patrimonio di cultura e di civiltà di cui il mondo odierno ha più che mai bisogno. La relazione, ricca di spunti di riflessione sostenuti da valide e sicure argomentazioni, ha incontrato i favori e la condivisione dell’intero uditorio. Conclusi gli applausi al professore, è iniziata la seconda ed ultima parte del “Recital di Poesie” in tutti i dialetti d’Italia. Gli autori di questo secondo gruppo si sono succeduti tra l’interesse e gli applausi di tutti i presenti in un clima festoso di partecipata condivisione e sentiti reciproci apprezzamenti, intervallati dalla voce e dalla chitarra del simpaticissimo e valentissimo Giorgio Bruzzese.
I più vari i temi presenti nei testi poetici. Prevalente l’elemento della tradizione dialettale: i ricordi e la suggestione del tempo che va, il rimpianto del tempo perduto, le sensazioni per fatti di cronaca, la descrizione paesaggistica e gli scorci di paese, il bozzetto e l’arguzia popolana, la religiosità rituale, gli aspetti più intimamente esistenziali che si intridono alla vita di paese .
”Davvero alto il livello artistico delle liriche presentate in questo convegno di Primavera, segno tangibile di una continua maturazione artistico-poetica degli autori”, hanno affermato autorevolissimi critici letterari presenti al convegno e ciò non può che rendere orgogliosa tutta l’Associazione.
Tanto altro è stato questo convegno: la festa per il sessantesimo anniversario di matrimonio del valentissimo poeta laziale Luigi Torini e della sua dolce signora Lucia, un’artistica mostra fotografica avente per tema la figura femminile e l’assegnazione di pergamene di riconoscimento di merito a numerose personalità del mondo della cultura, dell’arte e della politica presenti al convegno.
Ma un convegno così ricco, così vario, così colto non poteva non avere un’ulteriore “chicca”: alle ore 21,30 spettacolo di musica e balli folkloristici eseguiti dal gruppo folk viestano ”Pizzeche e muzzeche”, diretto dal prof. Pietro Salcuni, che ha riportato in vita i balli ed i canti dell’antica tradizione popolare garganica.
E’ stato uno spettacolo bellissimo, di un’allegria, di una forza di coinvolgimento davvero unica che ha indotto molti poeti a scatenarsi in tarantelle e quadriglie di ormai lontana memoria. Bravissimi i ragazzi ballerini e gli ottimi musicisti e cantori del gruppo, che hanno dato prova di un pregevole ed artistico impegno in ogni aspetto del magnifico spettacolo. Una festa, un’autentica grande festa corale, coinvolgente, trascinante, piena di allegria e divertimento.
E, dopo risate, balli e canti, il sipario dello spensierato, brioso, colto convegno di primavera 2012 è lentamente calato.
Senza alcuna tristezza, anzi carichi della gioia di aver vissuto un evento di così ampia portata culturale, tutti i soci, nella mattinata di lunedì, si sono salutati dandosi appuntamento al prossimo convegno d’autunno, con la consapevolezza però che quest’ultimo, appena concluso, merita di essere annoverato come l’”indimenticabile “ per eccellenza.
E tutto ciò grazie al Presidente Mimmo Staltari ed alla sua consorte, signora Teresa, al Delegato Regionale Annito Di Pietro, alla Consigliera Antonella Pagliara ed a tutto lo staff dirigenziale dell’Associazione, consapevoli che un prodotto culturale di così ampia rilevanza è il risultato della somma dell’ impegno e della responsabilità di ciascuno a favore di tutti.
Un sincero ed infinito grazie, a nome di tutti i soci, per il dono di questo insuperabile Convegno di Primavera nella bellissima e sempre ospitale terra di Puglia!

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