CONVEGNO DI PRIMAVERA
18-22 Maggio 2017 - RAVENNA
Si è appena concluso il CONVEGNO DI PRIMAVERA, tenutosi a 18-22 Maggio 2017 - RAVENNA
L’A.N.PO.S.DI. sulle tracce di “Dante”
I dialetti d’Italia si compongono nella capitale del mosaico
Congresso di Ravenna 18 - 22 maggio 2017
di Sergio Aldrighi
L’appuntamento al Grand Hotel Mattei è di quelli importanti perché per il congresso il programma prevede anche l’elezione del nuovo consiglio direttivo e del Collegio dei revisori dei conti. Ora tento, a mio modo, di scrivere la cronaca dei quattro giorni, indirizzata soprattutto ai soci non presenti all’incontro.
Giovedì 18 maggio Nel primo pomeriggio l’accogliente atrio d’ingresso comincia ad animarsi con gli arrivi dei soci. Si avverte la gioiosa atmosfera del ritrovarsi tra amici permeata da saluti, abbracci, sorrisi e calorose strette di mano. A seguito della registrazione ci si sistema nella propria camera dove, con piacere, troviamo una bellissima litografia dell’artista Elena Ostrica, una copia di Voci dialettali, materiale divulgativo della città e altri omaggi offerti da “Terre di Dante”. Dopo le consuete riunioni del Consiglio direttivo e dei Delegati regionali arriva il momento dell’Assemblea generale dei soci che inizia con il saluto del Presidente Mimmo Staltari rivolto sia agli iscritti sia alle associazioni dialettali e culturali che ruotano attorno alla famiglia A.N.PO.S.DI. La sua relazione entra nel vivo ricordando l’attività e i convegni svolti nell’ultimo quadriennio. Ci rende noto, inoltre, che in questo lasso di tempo sono scomparsi una ventina di soci. Una notizia che ci rattrista e ci fa pensare, comunque, che i nostri amici continueranno a verseggiare nei grandi spazi dell’arcata celeste. Segue la consegna delle tessere ai nuovi soci e il conferimento di riconoscimenti a Claudio Quarenghi e a Sergio Aldrighi. Il primo per aver accettato l’incarico di curare le brochure dei convegni ed io per occuparmi della formattazione del Quaderno di Poesia dialettale e dell’Angolo della Poesia su Voci dialettali. Qui inizia anche il lavoro del bravo e disponibilissimo socio e fotografo Antonio Stafano, pronto ad immortalare i momenti salienti del congresso. I successivi interventi del segretario Giampaolo Catalucci e del revisore dei conti Giorgio Bruzzese sono incentrati sulla lettura del Bilancio consuntivo relativo al 2016 e alla regolarità dei conti. L’assemblea si conclude con l’annuncio della composizione del seggio elettorale, deliberata dal Consiglio direttivo. Ne faranno parte: Claudio Quarenghi (presidente), Renato Laffranchini e Sergio Aldrighi (scrutatori), Giampaolo Catalucci (coordinatore). La prima giornata si concluderà con un’ottima cena e l’intrattenimento di Piano bar a cura del Maestro Roberto Valentini, cantante e chitarrista di grande livello che ci terrà compagnia per tre serate. Egli riuscirà, con le sue interpretazioni e la simpatia ad accattivarsi il gradimento del pubblico e di qualche coppia di ballerini che, muniti di coraggio, danzeranno addirittura sopra la moquette.
Venerdì 19 maggio Come da programma, alle 8,30 nella sala congressi è prevista la votazione per il rinnovo delle cariche sociali: Consiglio direttivo e Collegio dei revisori dei conti. Sulla porta d’ingresso era esposto il tabellone con le due liste dei candidati. Per il direttivo c’erano dodici nominativi e si potevano esprimere, al massimo, 9 preferenze. Per l’altra sezione i candidati erano sei e 3 le preferenze consentite. Le operazioni di voto si sono concluse alla svelta perché i soci, poi, potevano usufruire di tempo libero fino alle ore 13. Per i componenti del seggio, invece, il lavoro di spoglio delle schede, di compilazione dei risultati e la stesura dei verbali delle due votazioni è proseguito fino a mezzogiorno. A chi chiedeva indiscrezioni ai componenti del seggio è stato precisato, come prevede lo Statuto dell’Associazione, che le cariche saranno deliberate durante la prima riunione del nuovo consiglio direttivo. La curiosità veleggia anche in sala da pranzo ma qui bisogna staccare la spina per rilassarsi, gustare le specialità della cucina e scambiarsi qualche battuta per rendere più piacevole il convivio. L’apertura ufficiale dei lavori è fissata per le 16,30. Al tavolo dei relatori, oltre al Presidente Mimmo Staltari, sono presenti il segretario generale Giampaolo Catalucci, la vice presidente Pina Sozio, il Prof. Franco Gabici, il Sindaco della città di Ravenna Michele de Pascale e l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Elsa Signorino. Gli esponenti delle istituzioni hanno dimostrato di gradire lo svolgimento del congresso qui a Ravenna dove, tra l’altro, esiste il “Centro per il dialetto romagnolo” e hanno condiviso appieno l’impegno dell’A.N.PO.S.DI. per la promozione e la tutela di tutti i dialetti d’Italia. È giunto quindi il momento della Relazione del Prof. Franco Gabici, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Ravenna, sul tema: Trafugamento e ritrovamento delle ossa di Dante: un “giallo storico”. L’esimio professore ha trattato l’argomento tracciando un breve quadro storico partendo dall’esilio del sommo poeta da Firenze al suo peregrinare presso le corti di Romagna e Veneto fino al momento della sua morte. E da questo momento ha elencato tutte le varie peripezie e i falliti tentativi di trafugamento delle spoglie, riuscendo, con una lieve vena ironica, ad accalappiare l’attenzione della platea. Alle delegazioni mandate da Firenze, in vari periodi, dicendolo in mantovano, la gh è sénpar andada şbüşa (non sono mai riuscite) ad impossessarsi delle ossa di Dante perché i frati francescani, ad ogni occasione le nascondevano anzitempo. La relazione del Prof. Gabici e anche quelle del Prof. Ivan Simonini e del Prof. Giuseppe Chicchi le troverete, a parte, su questa rivista. La tabella oraria non fa una grinza così alle 17 inizia il Recital di Poesie nei vari dialetti d’Italia - 1° gruppo - intervallati da stacchetti musicali, eseguiti dal bravo e simpatico Giorgio Bruzzese. Come al solito la recitazione di ogni poesia è preceduta dal commento recensivo preparato dal nostro presidente mediante un lavoro paziente e certosino che, secondo me, esalta i componimenti e ci prepara a comprenderli meglio. Dopo cena è previsto l’Intrattenimento Jazz: standard internazionali eseguiti in acustico dal duo composto dal Maestro Ettore Bracci, al piano e dal Maestro Roberto Valentini, chitarra e voce. Davanti a un discreto numero di spettatori la serata inizia nel migliore dei modi. Si capisce subito che i due ci sanno fare e la loro esibizione sarà spesso accompagnata da fragorosi applausi. Certo il jazz è un tipo di musica di nicchia e quindi adatto agli estimatori di questo genere che riescono ad apprezzarne veramente tutte le sfumature. Sul finire della serata i musicisti hanno eseguito alcune canzoni, fuori programma, per soddisfare le richieste degli scalpitanti ballerini.
Sabato 20 maggio Questa mattina si va in gita. Il giro turistico è intitolato “dal Medioevo al Rinascimento” - visita a Castrocaro Terme, fortezza medievale e Terra del Sole “Città Ideale”. Le previsioni meteo non sono delle migliori e infatti mentre ci si incammina verso gli autobus inizia a tuonare e a metà percorso si scatena un diluvio. Per fortuna mi ero munito di ombrello e impermeabile ma mi chiedevo perché il presidente e il segretario ne fossero sprovvisti. L’ho capito verso la fine del viaggio quando cominciava a rasserenarsi. Perbacco, gli organizzatori erano in contatto con “Apollo”. All’arrivo a Castrocaro ci siamo divisi in due gruppi: gli scalatori sono saliti a visitare il Castello e i passisti si sono diretti alle Terme. Io ero tra questi ultimi e posso sintetizzare le informazioni forniteci dalla guida. Le terme furono inaugurate nel 1938 da Benito Mussolini, lo stile che primeggia, in tutte le sue forme artistiche è il déco. Nel Grand’hotel ci sono pavimenti con piastrelle dipinte a mano, corridoi in palladiana, la saletta in cui il governatore dell’epoca riceveva i giornalisti, e altri particolari di pregevole fattura. Lo stesso stile si trova nel Padiglione delle feste dove dal 1957 si svolge il famoso Concorso per voci nuove. Nel salone si può ammirare un bellissimo soffitto con la raffigurazione dei segni zodiacali e luccicanti lampadari in cristallo di Murano. La seconda tappa è Terra del Sole, situata nell’entroterra romagnolo. Edificata per presidiare il confine con lo Stato Pontificio, conserva intatto il fascino della città fortezza. Maestosa è la centrale Piazza d’Armi su cui si affacciano i due edifici cittadini di maggiore rilevanza: la Chiesa e di fronte il Palazzo Pretorio nel quale abbiamo visitato il Museo dell’uomo e dell’ambiente e la sede dei Balestrieri “Terra del Sole”. Prima di risalire sui pullman il sindaco e un’associazione di volontari ci hanno offerto un sostanzioso “aperi-pranzo” con prelibate specialità locali. Trascurando il fatto che dopo un’ora ci attendeva il pranzo in hotel ma attuando il modo di dire “mèi l’öf incö che la galina dman” (meglio l’uovo oggi che la gallina domani) possiamo affermare di aver onorato il banchetto. La digestione del doppio pranzo è un po’ faticosa, ma bisogna rispettare il programma. Alle 16 è fissata la riapertura dei lavori con il saluto del Consigliere comunale della città di Ravenna Dott. Giannantonio Mingozzi che elogia l’impegno della nostra Associazione Nazionale e sottolinea l’importanza di conservare e valorizzare le radici e i dialetti di tutt’Italia. Segue il saluto della Vice Presidente Prof.ssa Pina Sozio che poi presenta il Prof. Ivan Simonini, presidente del Parco Letterario Terre di Dante. La relazione dal titolo “I mosaici ravennati nella Divina Commedia” è supportata dalla video proiezione e questo ci aiuterà a capire meglio ciò che visiteremo domenica mattina. L’illustre professore ci ha “preso per mano” e condotto in uno stupendo viaggio artistico culturale, corredandolo di una trentina di immagini musive da cui Dante ha tratto evidente ispirazione per i suoi versi. È stata una lezione davvero accattivante e straordinaria da meritare lunghi applausi. Il secondo gruppo dei poeti sta scalpitando dalla voglia di recitare ma è solo questione di attimi. Prima di aprire il Recital c’è come di consueto una canzone eseguita da Giorgio Bruzzese che poi interverrà ogni cinque poesie in modo da alleggerire il pomeriggio. In chiusura il nostro presidente ha chiesto al Prof. Simonini un commento sulle poesie ascoltate. Egli ha asserito di essere rimasto positivamente impressionato dall’ottima qualità dei testi. Al sciogliete le righe ci si mette in ghingheri per la Cena di gala dove in un clima festoso si va dall’antipasto al taglio della grande torta, offerta dal GHM &Terre di Dante, agli immancabili brindisi con ottimo spumante e foto di rito. La serata si conclude in Sala congressi con l’intrattenimento “Vai col liscio” a cura del Maestro Valentini. Bastano le prime note per riempire la pista. Per gli appassionati di ballo, l’è cume invitar i òch a bévar (è come invitare le oche a bere) e così il “contagio” si trasmette a tutti quanti con balli di coppia e di gruppo.
Domenica 21 maggio Il programma della mattinata è molto intenso. Partenza in bus per il centro città e visita guidata alla Ravenna bizantina e dantesca. La prima tappa è la Basilica di San Vitale. Riassumo alcune note descrittive. Consacrata nel 548 d.C. è uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana. L’influenza orientale qui assume un ruolo dominante: non più la basilica a tre navate, ma un nucleo centrale a base ottagonale, sormontato da una grande
cupola. Al suo interno lo sguardo è catturato dagli alti spazi e dalle decorazioni musive dell’abside, tra cui la rappresentazione della coppia imperiale di Bisanzio, Giustiniano e Teodora. Dopo una breve passeggiata giungiamo alla basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Fondata da Teodorico nel VI secolo accanto al suo palazzo, in origine era adibita a Chiesa palatina di culto ariano. Al suo interno si conserva ancora la decorazione musiva originaria che permette di ricostruire l’evoluzione del mosaico parietale bizantino dall’età di Teodorico a quella di Giustiniano. L’escursione si conclude con la visita alla Tomba di Dante. Essa fu costruita intorno al 1782 su progetto dell’architetto Camillo Moriga in stile neoclassico. Le spoglie del Sommo Poeta, dopo essere state a lungo nascoste dai frati francescani, furono rinvenute nel 1865 e da allora riposano nel sepolcro. Ormai siamo a due passi dalla Basilica di San Francesco dove alle ore 12 inizierà la Santa Messa, officiata dal Rev.mo Padre Egidio Monzani, Direttore Centro Dantesco di Ravenna. La storia di questa chiesa è molto complessa tant’è che nei secoli è stata demolita e ricostruita un paio di volte. Nel 1321 qui furono celebrate le esequie di Dante Alighieri. Inizia quindi la celebrazione ricca di toccanti momenti come le preghiere declamate nei vari dialetti e la consegna dei cesti di prodotti regionali, durante l’offertorio. Alla fine della Santa Messa il Presidente Mimmo Staltari ha ringraziato e fatto consegnare a Padre Egidio una pergamena e la statuetta dell’A.N.PO.S.DI. La riapertura dei lavori, inizia con il saluto del Consigliere comunale Maurizio Tarantino, direttore della Biblioteca Classense. Poi è il turno del Prof. Giuseppe Chicchi, sul tema: “L’esilio del poeta e l’Italia dell’ultimo Medioevo”. L’insigne professore, con la sua eloquenza, ha tracciato e incorniciato sapientemente il quadro storico in cui sono avvenute queste complicate vicende. Posiamo dire che è riuscito ad arricchire e a integrare le informazioni che abbiamo ricevuto, nei giorni precedenti, su Dante Alighieri. Dopo il prolungato applauso si passa al Recital del 3° gruppo di poeti, al termine del quale vengono annunciati i risultati delle elezioni, ma soprattutto la composizione del nuovo consiglio direttivo per il prossimo quadriennio. Presidente: Mimmo Staltari; Vice presidenti: Pina Sozio e Augusto Borsari, segretario: Giampaolo Catalucci; tesoriere: Luciano Tulli; consiglieri: Elisabetta Di Iaconi, Teresa Scarfò, Antonio Stafano, Adriana Tosti. Il collegio dei revisori dei conti è composto da: Sante Valentino, Bruno Basurto, Mario Mangano. A tutti quanti esprimiamo i complimenti e gli auguri di buon lavoro. Il programma del congresso si conclude col Recital dantesco: “Dante, i fatti e i personaggi della Romagna” a cura degli artisti Aurelio Lavatura, voce narrante e Fabio Bozzi, musicista chitarrista che hanno impreziosito la proiezione del film muto “L’inferno” prodotto nel 1911.
Ai relatori intervenuti, ai rappresentanti del Comune, ai curatori dei vari spettacoli, alla direzione dell’Hotel, al Sig. Attilio Moroni di Terre di Dante e ad altri sono state consegnate in nome dell’A.N.PO.S.DI. pergamene e trofei di ringraziamento. Ancora una volta il Presidente Mimmo Staltari, sempre preciso a curare anche i minimi dettagli, coadiuvato dall’inseparabile moglie Teresa Scarfò e dai suoi stretti collaboratori, nonché dal delegato regionale Antonio Muratori, può sentirsi appagato per l’ottima riuscita di questo Congresso. Inesorabile, cala il sipario, elogiamo lo chef e il personale del Grand Hotel Mattei e poi dopo i saluti e forti strette di mano, ci si prepara al ritorno, culturalmente arricchiti, augurandoci di incontrarci al prossimo convegno.