Eventi - I Convegni A.N.PO.S.DI.

L'Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali, ogni anno organizza due Convegni in diverse città italiane. Uno nel periodo Primaverile, denominato Convegno di Primavera e l'altro nel periodo autunnale, denominato Convegno d'Autunno.

CONVEGNO DI PRIMAVERA

Siracusa • 2-5 Maggio 2008

CONVEGNO DI PRIMAVERA - Siracusa • 2-5 Maggio 2008 Si è appena concluso il CONVEGNO DI PRIMAVERA, tenutosi a Siracusa • 2-5 Maggio 2008
IL MIRACOLO DELL’UNIONE: L’ESSENZA STESSA DELLO SPIRITO DELL’A.N.PO.S.DI.
Solo ora che ho vissuto sulla mia pelle l’esperienza dell’organizzazione di un Convegno A.N.PO.S.DI. mi rendo conto dell’immane lavoro che hanno dovuto affrontare i vari Delegati Regionali nell’organizzazione dei precedenti Convegni; certamente, come me, hanno dovuto faticare non poco per regalarci momenti indimenticabili che ci accompagneranno tutta la vita; e solo ora capisco con quanto amore hanno profuso il loro impegno e le loro energie per noi, quasi sempre senza ricevere neppure un doveroso “grazie” da parte della maggioranza dei convegnisti che, vedendo le cose dall’esterno, e quindi non per colpa loro, non hanno capito. Voglio dunque ringraziare tutti i Delegati Regionali che in passato hanno affrontato per noi una simile esperienza e, da parte mia, il Presidente dott. Mimmo Staltari, impareggiabile regista, sua moglie Teresa e l’anposdino Pippo La Delfa, che mi sono stati vicino in tutto, guidandomi lungo il mio cammino organizzativo.
Dato che è stato assegnato a me il compito di redigere il “verbale” del Convegno di Primavera tenutosi a Siracusa dal 2 al 5 maggio 2008, mi corre l’obbligo di non indugiare oltre e raccontarvi questa magnifica esperienza, anche se filtrata attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta dietro le quinte:
Tutto è cominciato il 2 maggio 2008, quando alla vista dei convegnisti, all’arrivo nella hall del Quality Hotel Park di Siracusa, si è presentata la magnificenza di una meravigliosa mostra pittorica dei grandi artisti siciliani Vittorio Ribaudo e Giuseppe Ranno, le pregevolissime sculture marmoree dell’altrettanto straordinario artista siciliano Antonio Leone, l’esposizione in papiro di un abito da sposa e di una bellissima cattedrale in miniatura del papirologo Giuseppe Tarascio e il dolce miele ibleo nelle ricche e variegate confetture allestiste per l’occasione dal presidente degli apicoltori siciliani cav. Paolo Pagliaro.
Le sorprese sono continuate in camera, dove i convegnisti hanno trovato, insieme al materiale illustrativo della città ospitante e alla ormai consueta bellissima serigrafia a colori del nostro artista anposdino Nicola Sacco, le arance di Sicilia e il succo d’agrumi, dono dell’azienda siciliana Oranfrizer; un segnalibro in puro papiro, dono del papirologo Tarascio; una confettura di miele ibleo, dono del cav. Pagliaro; una pregevole quanto preziosa litografia a colori, dono dell’artista Vittorio Ribaudo; un libro sulla storia di Sicilia del prof. Santi Correnti, dono del poeta siciliano Angelo Santonocito.
Il Convegno si è aperto nel pomeriggio con il pensiero rivolto all’anposdino Vincenzo Fasciglione, che ci ha lasciati pochi giorni prima per incamminarsi nei luminosi sentieri del cielo; un minuto di silenzio, una muta preghiera, un sussulto dell’anima, un tacito commosso ringraziamento. Poi l’Inno di Mameli seguito dall’Assemblea dei soci per le comunicazioni del Presidente e la consegna delle tessere ai nuovi iscritti. In questa occasione è stata consegnata la tessera di socio onorario alla grande poetessa Alda Merini che, non potendo essere presente fisicamente per problemi di salute, ha delegato l’anposdino Pippo La Delfa a rappresentarla. Pippo La Delfa ha fatto vivere un momento emozionante all’Assemblea telefonando ad Alda Merini e facendoci ascoltare in diretta dalla viva voce della poetessa le sue parole di ringraziamento. È seguita la riconferma a socio onorario del prof. Salvatore Di Marco e la consegna delle tessere ai nuovi soci sostenitori, tra cui le tre figlie del nostro compianto Nino Marzà. Emozionante è stato il momento in cui la Delegata del Piemonte, Cecilia Bernard Genisio, con coscienza della sua veneranda età, e quindi dell’impossibilità di rendersi pienamente attiva, e come atto d’amore verso l’A.N.PO.S.DI., ha passato ufficialmente il testimonio nelle mani della giovanissima Maria Teresa Pagani, che adesso è la nuova Delegata.
La sera, dopo una gustosa cena in Hotel, il maestro Daniele Ferlito ha incantato i convegnisti con un superbo concerto per chitarra classica e, prendendoli per l’anima, li ha fatti volare leggeri sulle sublimi ali della musica.
L’interminabile applauso dei presenti è stato suggellato dalla consegna al Maestro di un trofeo di riconoscimento dell’A.N.PO.S.DI. da parte della Consigliera Teresa Scarfò Staltari.
Sabato mattina colazione e poi tutti a Noto, a vedere le meraviglie del “Giardino di pietra”. Mentre il sole di Sicilia elargiva il suo luminoso benvenuto, sotto l’esperta guida di quattro professionisti, si snocciolavano davanti agli occhi stupiti dei nostri “turisti” anposdini l’imponente Cattedrale, la strada dell’infiorata con il suo straordinario e suggestivo barocco, il Teatro Comunale e il palazzo con la Sala degli Specchi, dove un giovane e cordialissimo sindaco, insieme alla presidentessa dell’infiorata di Noto, hanno accolto i poeti dialettali d’Italia con calore e grande senso di ospitalità.
Il pomeriggio la sala Archimede del Quality Hotel Park è stata impreziosita dalle interessanti conferenze di tre illustri ospiti: il prof. Giuseppe Gulino, già docente di Dialettologia all’Università di Catania che, partendo della poesia dialettale siciliana, ha puntualizzato quanto ancora i dialetti d’Italia sono vivi e lontani dalla morte da globalizzazione, lodando l’importante contributo e il nobile ruolo che riveste l’A.N.PO.S.DI. nel promuovere e incoraggiare la produzione letteraria nelle varietà linguistiche regionali della nostra penisola; il dott. Giuseppe Tarascio, maestro di papiro, che ci ha fatto ripercorre le tappe storiche del papiro ed ha illustrato, attraverso la sua diretta esperienza, i molteplici impieghi cui l’intelligenza dell’uomo lungo i secoli lo ha destinato; il cav. Paolo Pagliaro, presidente degli apicoltori di Sicilia che, puntualizzando l’importante ruolo assolto dalle api per l’equilibrio dell’ecosistema e per la stessa sopravvivenza dell’uomo, ha erudito i convegnisti sulle molteplici varietà di prodotti, anche a scopo terapeutico, che si possono ricavare dal laborioso lavoro delle api. Dopo le conferenze, la sala Archimede del Quality Hotel Park ha visto il primo stormo di poeti dialettali prendere il volo sulle ali della poesia inebriandosi al melodioso suono dei dialetti d’Italia. Poi cena di gala nel signorile Hotel Club Helios di Marina di Noto, dove la prestigiosa azienda siciliana “Patria” del comm. Francesco Di Miceli ha fatto degustare ai nostri commensali il prezioso vino Merlot da lei prodotto ai piedi dell’Etna, le cui caratteristiche sono state messe in rilievo dalla responsabile di marketing Raffaella Vittoria e il cui nettare è contenuto in un’elegante bottiglia che reca nell’etichetta versi di Saffo nella traduzione dell’immortale Salvatore Quasimodo; tutto in tema dunque. Dopo cena, nel teatro dello stesso Hotel, la compagnia teatrale “La Comarca” di Siracusa ha inscenato la commedia comica «I Civitoti in Pretura» del grande poeta, commediografo, drammaturgo, regista, attore e indimenticabile figlio di Sicilia Nino Martoglio.
Domenica mattina aleggiava nell’aria una grande frenesia, era in arrivo il momento più atteso del Convegno: la Santa Messa. Il desiderio di vivere quest’emozione insieme e di viverla in un luogo tanto sacro e simbolico come il Santuario della Madonna delle Lacrime galvanizzava i cuori di tutti noi. A riceverci col sorriso sulle labbra è stato Mons. Giansiracusa, rettore del Santuario, che ha officiato la Santa Messa. La fede era quasi palpabile, la commozione era tanta, specie nei momenti più salienti come la Preghiera dei Fedeli, che ha visto i vari Delegati Regionali a turno pregare in versi dal pulpito, ciascuno nel proprio dialetto; e così tutti i dialetti d’Italia si sono uniti in un’unica corale voce riecheggiando nella maestosa volta del Santuario fino a raggiungere in unità di spirito il cielo. Meraviglioso e ricco di suggestione è stato il momento dell’Offertorio, quando, come da tradizione A.N.PO.S.DI., i Delegati Regionali hanno sfilato in fila indiana, quasi moderni Re Magi, portando i doni caratteristici di ciascuna regione ai piedi dell’altare sotto lo sguardo commosso degli astanti e del Rettore che, dopo la Messa, non ha esitato ad esaudire la mia preghiera di aprire le porte della Cripta per far visitare ai convegnisti la sacra teca contenente le conservate lacrime della Madonna raccolte quando pianse. Poi tutti in pullman alla scoperta delle meraviglie storiche del Parco Archeologico Neapolis. Quattro guide ci attendevano all’ingresso e, dividendo i duecento convegnisti in gruppi da cinquanta, ci hanno condotti quasi per mano alla scoperta dei tesori dell’antichità. Così gli occhi dei nostri anposdini hanno potuto ammirare esterrefatti, ma nello stesso tempo affascinati, la Basilica di S. Nicolò dei Cordari, l’Anfiteatro Romano, l’Ara di Ierone II, il Teatro Greco, le Latomie e l’Orecchio di Dionigi, dentro il quale il nostro tenore Amerigo Marino ha intonato la famosa canzone “Nessun dorma”: un’esperienza veramente indimenticabile sia per lui che per tutti i visitatori presenti. Poi il pranzo, dove le bottiglie di Merlot offerte dall’azienda siciliana “Patria” che dovevano essere messe nelle stanze dei convegnisti sono finite erroneamente sui tavoli, ma in fondo non tutti i mali vengono per nuocere. Il pomeriggio di domenica è stato scandito da un susseguirsi di eventi prestigiosi: la conferenza del prof. Nicola Tanda sulle letterature regionali e minoritarie, che in sua assenza è stata letta dal Delegato Regionale della Sardegna Antonio Canalis; la conferenza del prof. Salvatore Di Marco sull’importanza che riveste la poesia dialettale per la stessa sopravvivenza dei dialetti; il saluto di benvenuto della città di Siracusa portato ai convegnisti dall’On. Titta Bufardeci; il solenne e commovente gemellaggio tra l’Organizzazione del Premio Internazionale “Ozieri” di Sardegna e la Conf.A.C. (Confederazione di Associazioni Culturali) di Sicilia, e la magia che i suoni dialettali di tutta l’Italia hanno propagato nell’ampia sala Archimede del Quality Hotel Park attraverso la recita del secondo gruppo di poeti. Poi il velo di tristezza dell’ultima cena insieme è stato cancellato dall’indimenticabile serata dedicata ai talenti A.N.PO.S.DI.. La serata è iniziata con il doveroso ricordo attraverso le loro poesie degli anposdini Turiddu Bella, commemorato dal Salvatore Di Marco; Vincenzo Fasciglione, commemorato dal poeta Rino Vittozzi; Nino Marzà, commemorato dal figlio Salvo Marzà; Salvatore Tolino, commemorato dal poeta Eduardo de Biase; Federico Tosti, commemorato dal poeta Augusto Borsari; le commemorazioni sono state intervallate dall’intervento musicale del cantastorie siciliano Pino Ferrato. Poi sono seguiti i festeggiamenti per l’anniversario di matrimonio dei coniugi Luciana e Sergio Aldrighi di Mantova, ed infine un’esplosione di pura allegria portata dalle straordinarie doti vocali e dal carisma trascinante del tenore Amerigo Marino di Pentone (CZ) e della soprano Mariuccia Manzone Paglia di Rivarolo Canavese (TO): poeti, docenti, amici e parenti si sono scatenati nella frenesia del ballo e nell’allegra improvvisazione del canto, non importava essere intonati, non importava saper ballare, il miracolo dell’unione era avvenuto vivificando l’essenza stessa dello spirito dell’A.N.PO.S.DI..

di Antonino Magrì

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