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29 Aprile 2020

Covid-19: la più grande "lezione" di tutti i tempi!

Gli anziani? Categoria da condannare per sopraggiunti limiti di età!
Covid-19: la più grande "lezione" di tutti i tempi!

Lettera aperta per tutti i soci A.N.PO.S.DI... e per chi desidera leggerla...
E' giunta l’ora di voltare pagina nei confronti degli anziani, oppure “impiccateci tutti".
Sono il Presidente dell’A.N.PO.S.DI. (Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali), un sodalizio che tutela e consente, ancora oggi, la vita di tutte le lingue regionali dialettali d’Italia, ivi comprese le etnie presenti sul territorio, che opera in campo nazionale sin dal 1952.
Carissimi "Anposdine e Anposdini" un’amara, sofferta, riflessione che si sta trasformando in "certezza": il nostro amato sodalizio, essendo formato al 99% da soci "anziani", sarà il più penalizzato.
Torniamo adesso al perchè di questo titolo del mio "Editoriale". Un virus sconosciuto giunto nell'era della sfrenata corsa alla tanto agognata "globalizzazione" è riuscito in men che non si dica a "fermare" il mondo, a preoccupare i ricchi del mondo così come i poveri del mondo; a far giungere i consumi dell’oro nero alla fatidica cifra "zero"!
A ripulire i cieli del globo terrestre in un periodo così breve (60 giorni) come non succedeva da ben 50 anni, a mettere in ginocchio l’economia mondiale, ad insinuare in ogni mente e a ogni cuore il più grande punto interrogativo – La tanta agognata luce, si potrà intravedere, soltanto quando la "vitale ricerca", tanto bistrattata dalla smisurata sete di ricchezza nelle mani di quei pochi detentori che, hanno fatto il cattivo e il bel tempo, riuscirà a trovare la giusta cura, il liberatore vaccino – gli anziani siamo in "maggioranza", i prescelti dal killer. Oggi a tre mesi di distanza dalla mattanza, potremmo imboccare la giusta via, la giusta "prevenzione", tale da poter bloccare una sicura prossima tragedia.
Mi riferisco al sud d’Italia, un "groviglio" sociale-politico mai dipanato e oggi più che mai, è marcata l’esistenza delle due Italie – i fratelli lombardi, piemontesi, emiliani, romagnoli, veneti ecc... dove si piangono migliaia di morti, sono stati i primi capri espiatori del virus. Non permettiamo che alla stessa stregua giunga anche al meridione d’Italia.
Le eccellenze sanitarie messe in campo in men che non si dica per fermare il flagello del Covid-19 applicate nel nord si estendano, adesso, che siamo in tempo, anche al sud. Una seconda ondata violenta là, dove l’epidemia ha colpito in forma lieve sarebbe oggi deleteria e la perdita incommensurabile. Potenziamo subito gli ospedali già esistenti nei nostri territori, cattedrali abbandonate, saccheggiate dal fatidico taglio del bilancio sulla sanità. Se questo appello trova orecchie sorde in campo nazionale "facciamo noi" regione per regione: per ottenere l’indispensabile prevenzione, consentitemi anche, questo provocatorio appello rivolto alla governatrice della mia Calabria, On.le Jole Santelli, come ultima ratio porre in vendita i nostri migliori gioielli artistici, "I Bronzi di Riace" ecc... - questo per tutelare la vita di ognuno senza tener conto dei dati anagrafici.
Potenziare ed organizzare le case di riposo, dove gli anziani, il sale del mondo, bisognosi, fragili, saranno quelli destinati forse a percorrere anche al sud l’ultimo viaggio in un camion dell’Esercito Italiano.
Colgo l’occasione, attraverso questo mio editoriale, di poter ringraziare la regione Emilia Romagna attraverso il suo governatore On.le Stefano Bonaccini per aver consentito a molti meridionali, tra cui la mia famiglia, di attingere a quella sanità che ad oggi ci ha permesso di vivere una vita in sicurezza e speranza.
I nostri Convegni nazionali (due l’anno – primaverile e autunnale) sono incontri vitali per i nostri anposdini, convegni incentrati sulla cultura, sulla famiglia, sull’amore per la poesia parlata e scritta nella lingua genuina dei padri: il dialetto, sulla aggregazione sociale-religiosa e quant’altro, i nostri incontri costituiscono la linfa vitale per la sopravvivenza dell’A.N.PO.S.DI.
State pur certi che noi, attraverso la sana tecnologia, la nostra rivista "Voci Dialettali", i "Quaderni di Poesia", la continua vicinanza con il pensiero e con il cuore, saremo sempre insieme, nell’attesa che finita la "tempesta" possiamo nuovamente riunirci e più numerosi di prima tenere alto il vessillo del nostro amato sodalizio.
Ai nostri amministratori diciamo: "Noi stiamo a casa, continuando ad essere obbedienti e rispettosi delle leggi ... ma Voi, non dimenticate che, anche gli anziani meritano di esistere!" Con la speranza e l’augurio di rivederci presto, nell’attesa, con il desiderio sempre più vivo del prossimo incontro autunnale, forza e coraggio, insieme ce la faremo!
Cari saluti dal vostro Mimmo.

Mimmo Staltari - Presidente A.N.PO.S.DI.